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Un gruppo di giovani alpini veneti, illusi da una creduta rapida fine della guerra sono costretti a patire le conseguenze dell'inganno della sorte: dal primo drammatico bombardamento della stazione di Padova ai terribili mesi trascorsi nei disastri anconitani provocati dagli aerei alleati, dal lavoro coatto nel Casentino alla ritirata da San Marino sotto il crepitare delle mitraglie. Finalmente una tregua in una frazione di San Giovanni in Persiceto, raggiunta dopo tormentate peripezie. In questa terra, nell'attesa della fine del conflitto che pare interminabile, gli alpini del Terzo Battaglione Padova sono accolti dalla generosa ospitalità dei borghigiani. I racconti del protagonista, il giovane Paul, immergono nella tristezza e nella crudezza della guerra, mitigate dalle avventure sconsiderate nate dall'esuberanza del gruppetto di diciottenni che assieme a lui vivono la situazione con l'incoscienza tipica della gioventù che si sente immortale, ma ci trasportano anche, attraverso il filo del ricordo che scatta spesso nei momenti più drammatici (e li alleggerisce) nella spensierata adolescenza trascorsa nel borgo natio tra le battaglie delle bande di quartiere, le fantasiose avventure, le scorrerie negli orti a caccia di frutti vietati e le affascinanti storie dei vecchi, concedendoci un gustoso quadro della vita degli anni '30 e '40 a Portogruaro, reso con un sorriso affettuoso e ironico.